Per incontri, informazioni e/o suggerimenti: renato.farina@hotmail.it

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martedì 5 luglio 2016

UN PAESE – Sona – fraz. S.Giorgio in Salici




Un tempo , nel primo dopoguerra, mi raccontano gli anziani del paese, la frazione di S.Giorgio era di proprietà di alcuni latifondisti che chiamavano i braccianti nei loro fondi alla bisogna. I braccianti stazionavano sulla “galleria” del paese in “attesa” … forse poco più che alla fame. Sono passati un po’ di anni ed ora S.Giorgio ha due banche, un ufficio postale (che dovrebbe essere trasferito in una sede meno decrepita e già pronta),  la farmacia, bar, rivendita di giornali, impianti sportivi, parchi, scuole, un centro servizi e il “latifondo”  ridotto ma con uno sviluppo industriale significativo.

I grandi proprietari terrieri ci sono ancora ma l’azionariato agricolo è più diffuso e la terra è lavorata dai proprietari con l’aiuto di qualche lavoratore extracomunitario. Certamente un passaggio epocale che nel mio paese ha lasciato però traccia di alcuni significativi valori come la laboriosità della mia gente e la convinzione che lo sviluppo socio/economico è fatto di dura fatica e non di “bolle finanziarie”. 

Qualche  elemento  stride  in questo confronto epocale  come la sostanziale immobilità strutturale che fa scricchiolare qualche elemento del sistema come la viabilità. La vita sociale si sviluppa oggi in molteplici proposte che i vari soggetti pubblici e/o privati propongono alla comunità ma la parte più importante si svolge ancora all’ombra del campanile: animazioni estive per fasce di età, catechesi, corali, suonatori di campane ma anche attività sportive, culturali (nelle nostre splendide corti) e altre legate ai tanti gruppi del terzo settore che certamente dagli abitanti di questo paese , come il sottoscritto, vengono apprezzate e ce le teniamo strette.

Paese idilliaco fuori dalla realtà?...no, io penso sia cosi tranne  alcune componenti della nostra organizzazione sociale che meriterebbero di essere aggiornate dal governo locale come: - viabilità (non è cambiato molto dal primo dopoguerra), trasporti da rivedere radicalmente in una ottica di mobilità evoluta  soprattutto degli studenti che fanno veramente fatica a raggiungere la città o i poli scolastici (un dramma), una integrazione dei servizi che dovrebbero essere governati a “geometria variabile” come il controllo del territorio (carente) in un’ottica di area vasta. 

I cittadini di S.giorgio a volte pensano di essere la cenerentola del comune … forse non è cosi ma certamente il paese ha bisogno di interventi socio/strutturali significativi da parte della pubblica amministrazione in un’ottica di integrazione con le altre frazioni per una comunità forte in cui è bello vivere.



Farina Renato      

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