Per incontri, informazioni e/o suggerimenti: renato.farina@hotmail.it

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sabato 30 aprile 2016

SMART CITY



   “Una città può dirsi davvero smart, quando sa dialogare. Un dialogo che deve esistere fra le tecnologie, ma anche fra gli enti del territorio e, soprattutto, tra i cittadini e fra questi e le istituzioni. Ma se, dal punto di vista tecnologico, il tema dell’interoperabilità è finalmente al centro di molti progetti, purtroppo la comunicazione e collaborazione fra le pubbliche amministrazioni, anche a livello locale, necessita di un forte sostegno.”

Ho riportato questo scritto di Alessia Tronchi, collaboratrice di smartinnovation,  perchè rispecchia il mio pensiero e credo quello di tanti altri cittadini. Nella nostra comunità vigono ancora troppi campanilismi e il meccanismo dell’autoreferenzialità è eccessivamente presente e non consente forme intelligenti di collaborazione. L’Italia è conosciuta come il paese delle 100 città e ognuna con le sue caratteristiche non solo strutturali/architettoniche , ma soprattutto culturali e questo è un bene se prima o poi si portano a sintesi le diversità ma questo vedo che spesso è molto difficile e quindi ognuno, cittadini e istituzioni, va per i fatti suoi.

Parlando con la mia gente mi accorgo sempre di più che non chiede alle istituzioni la cosiddetta “luna nel pozzo” ma servizi semplici e semplicità al loro accesso. Viviamo invece istituzioni con eccesso di regolamenti spesso incomprensibili, con una burocrazia spesso inefficiente e quindi lontani dal cuore e dalla testa dei cittadini.

Questo vale non solo per le istituzioni ma anche per i gruppi organizzati del volontariato e in questo fa ben sperare la costituzione della consulta delle Associazioni perchè si è aperta una occasione di confronto, un luogo di scambio, un contenitore social network che abbracci le varie esperienze e particolarità ma che sia anche un elemento di start up per nuove e più stimolanti “avventure sociali”. Coinvolgimento e scambio di informazioni fra l’istituzione “Comune” e i cittadini singoli o associati può essere importante per costruire un rapporto fiduciario necessario per qualsiasi progetto socio/politico.

Conclude Alessia Tronchi: “E’ un cambio di cultura quello che si impone. Il passaggio da ente che informa, a soggetto che comunica, e che quindi accetta lo scambio, la replica, la critica, senza censure e omissioni. L’evoluzione da autorità che governa il territorio, ad autorevole rappresentante della propria comunità, con la quale collabora e lavora. La metamorfosi da organo che regolamenta, ad ente che stimola, coglie, usa le idee vincenti, innovative, facilitatrici per migliorare se stessa e la società. Una evoluzione che richiede solo visione, disponibilità ed è immediatamente realizzabile.”    

 Renato Farina (Insieme per Sona)    

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